Assegnati i Premi 2014

Sono due le donne protagoniste dell’edizione 2014 del Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco, organizzato dall’Associazione Nazionale 50&Più, in collaborazione con Confcommercio Lecco-Unione Commercianti Lecchesi, il Centro Nazionale di Studi Manzoniani e il Comune di Lecco, con il contributo della Camera di Commercio di Lecco e con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia e della Provincia di Lecco. La cerimonia di sabato 8 novembre, svoltasi presso l’Auditorium della Casa dell’Economia di via Tonale a Lecco, ha infatti incoronato Fausta Garavini (Premio al Romanzo Storico, giunto alla decima edizione) e Giulia Maria Mozzoni Crespi (Premio alla Carriera, settima edizione).

Dopo i saluti del presidente della Camera di Commercio, Vico Valassi, del sindaco di Lecco, Virginio Brivio, del presidente di 50& Più Lecco, Eugenio Milani e del presidente nazionale di 50&Più (e vice presidente nazionale di Confcommercio), Renato Borghi, la cerimonia è entrata nel vivo con la lettura da parte del presidente della Giuria, Matteo Collura, della motivazione del premio a Fausta Garavini per il romanzo “Le vite di Monsù Desiderio”. La scrittrice toscana ha poi dialogato sul palco con due membri della giuria, il professore Arnaldo Di Benedetto e la giornalista Maria Grazia Rabiolo. “Sono onorata di ricevere questo premio intitolato ad Alessandro Manzoni. Legami? Nel mio romanzo manca sicuramente la grande ironia manzoniana”. Quindi è stato dato spazio al Premio alla Carriera assegnato a Giulia Maria Mozzoni Crespi, fondatrice e attuale presidente onorario del Fai. Una donna battagliera che ha lasciato a bocca aperta la platea presente, rispondendo alle domande di Gianmarco Gaspari e Gianluigi Daccò, anche loro membri della Giuria del Premio. “L’Italia è un Paese straordinario che deve riscoprire i suoi valori e soprattutto tutelare le sue bellezze paesaggistiche. Profanare il territorio significa avere mancanza di moralità. Occorre combattere la cementificazione anche qui in Lombardia. Ed è fondamentale cancellare il dio denaro da cui oggi siamo sempre più assillati e far capire che proprio il denaro può distruggere l’animo della gente”. E sul suo legame col Manzoni ha raccontato un aneddoto personale: “Ricordo che quando a 12 anni mi regalarono il romanzo, mia madre me lo nascose. Allora io lo prendevo e lo leggevo a letto sotto le coperte, con la pila, per non farmi scoprire. Ecco, da allora ho letto più volte quel romanzo, amandolo sempre di più”.

La cerimonia si è conclusa con la consegna di un riconoscimento a Claudio Vaghi, per molti anni presidente di 50 & Più Lecco e tra gli ispiratori del Premio Manzoni.

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