Paolo Conte

Paolo Conte foto di Daniela ZeddaPaolo Conte nasce ad Asti. Già da ragazzo comincia a coltivare le sue passioni: il jazz americano e le arti figurative. Inizia, prima insieme al fratello Giorgio e poi da solo, a scrivere canzoni sulla scia di suggestioni assorbite dalla vita, dal cinema e dalla letteratura. Intorno alla metà degli anni Sessanta irrompono nelle classifiche musicali le canzoni firmate Paolo Conte: “La coppia più bella del mondo” e “Azzurro” (Adriano Celentano), “Insieme a te non ci sto più (Caterina Caselli), “Tripoli ‘69” (Patty Pravo), “Messico e Nuvole” (Enzo Jannacci), “Genova per noi” e “Onda su onda” (Bruno Lauzi) e molte altre. Nel 1974 esce l’album, intitolato Paolo Conte, in cui tratteggia piccole storie private o quasi; e già l’anno dopo ecco un altro album con lo stesso titolo e nella stessa vena. Questi lavori segnano il debutto da protagonista del compositore astigiano. Il 1979 è l’anno in cui il pubblico inizia a scoprire Conte e ad affollare i suoi concerti grazie a ‘Un gelato al limon’. Due anni dopo, nel 1981, l’album successivo, Paris Milonga, viene presentato, onore inedito, nel corso di un’apposita giornata “contiana” organizzata dal Club Tenco a Sanremo. Nel 1982 esce Appunti di viaggio che rappresenterà un grande serbatoio per il repertorio concertistico del Maestro. Nel 1984, il suo primo album per la storica etichetta CGD che si intitola di nuovo semplicemente Paolo Conte suscita grande interesse dei media e recensioni entusiastiche. L’artista conquista la Francia, suonando al Théâtre de la Ville di Parigi nel corso di una tournée che, aperta all’estero, si conclude in Italia tra i “tutto esaurito” e viene documentata da un doppio album, Concerti (1985) registrato dal vivo. Il 1987 porta un album di nuove canzoni: Aguaplano. È un doppio album i cui ventuno brani fanno scoprire nuove sfaccettature della creatività contiana. Al rientro dalla tournée l’Avvocato di Asti decide di regalarsi un po’ di riposo: a riempire la pausa produttiva esce nel 1988 una nuova registrazione dal vivo, Paolo Conte live, registrato allo “Spectrum” di Montreal e un video Nel cuore di Amsterdam registrato al Theatre Carré. Altri due anni di pausa e nel novembre 1990 ecco il nuovo album, Parole d’amore scritte a macchina, interamente composto di brani inediti, che rivelano inattesi squarci musicali. Il ritratto di Paolo Conte in copertina porta la firma di Hugo Pratt, di cui fu amico. Nel 1982 Conte scrive le musiche per lo spettacolo teatrale Corto Maltese. Sempre nel 1982 Hugo Pratt illustra 20 canzoni di Paolo Conte per un libro a lui dedicato dall’editore Lato Side. Il 30 settembre 1991 Paolo Conte vince il premio Librex-Guggenheim 1991 “Eugenio Montale per la poesia” – sezione “versi per musica”. Il disco successivo, Novecento, pubblicato nell’ottobre 1992, segna il ritorno del Conte più classico. Dopo l’album intitolato Tournée (che documenta spettacoli registrati dal vivo nel 1991, 1992 e 1993), nel 1993 esce il volume “Le parole di Paolo Conte” edito da Allemandi, che raccoglie i versi delle sue canzoni. Il nuovo album di inediti arriva nell’autunno 1995. Il disco si intitola Una faccia in prestito ed è, con ogni probabilità, il suo album più maturo. Nel 1996 esce in Europa l’album The best of Paolo Conte: i venti brani che lo compongono rappresentano la prima vera antologia della carriera di Conte: canzoni che trovano tutte posto nella storia della canzone italiana: da “Azzurro”, “Bartali” e “Genova per noi” a “Boogie” e “Via con me”, tutte eseguite nel famoso stile contiano. Nel 1998 esce un nuovo doppio album live, Tournée 2, una sorta di seguito di “Tournée”, in risposta alle richieste continue del pubblico. Il 24 marzo 1999 Paolo Conte riceve l’onorificenza italiana di Cavaliere di Gran Croce. Nel 2000 si realizza un progetto che Paolo Conte sognava da vent’anni: Razmataz. Si tratta di un’opera multimediale legata ad un musical che porta lo stesso nome, ambientato nella Parigi degli anni Venti, nel periodo e nel luogo che Conte vede come il punto d’incontro e di fermento culturale di tutte le avanguardie del ventesimo secolo. Il 15 maggio 2001 Paolo Conte riceve un’altra onorificenza, questa volta in Francia (”Chevalier dans l’ordre des arts et lettres”), mentre il 9 aprile 2003 riceve la laurea honoris causa dall’Università degli studi di Macerata in Lettere Moderne (con la seguente motivazione: “per aver tradotto in un linguaggio del tutto originale, ricco di significative trame testuali e poetiche, tipi, luoghi, situazioni, storie, atmosfere di aspetti dell’immaginario del nostro tempo”). In questa occasione Conte tiene una lectio doctoralis. Il 2003 è l’anno di Reveries, altro ‘Best of’ di Paolo Conte realizzato appositamente per il mercato estero. Sempre nel 2003, nella serie Parole e Canzoni edita da Einaudi – Stile Libero esce il cofanetto dedicato a Paolo Conte che contiene il volume: Si sbagliava da professionisti, in cui il Maestro, cosa rara, commenta alcune sue canzoni. L’introduzione del volume è di Andrea Camilleri e del premio Oscar Nicola Piovani. Nove anni dopo l’ultimo album in studio (“Una faccia in prestito”), il 5 novembre 2004 arriva nei negozi il nuovo album Elegia, prodotto da Renzo Fantini e distribuito da Warner Music. Il 2005 vede l’uscita del doppio cd e del dvd Paolo Conte live arena di Verona. Il 24 maggio 2007 Paolo Conte riceve il Diploma accademico honoris causa in pittura dall’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro. Conte in quell’occasione ha tenuto una lectio magistralis. Il 25 giugno 2008 debutta a Lione il concerto “ Paolò symphonique ”: si tratta di un progetto musicale proposto dall’Auditorium di Lione e dall’Orchestre National de Lyon. Ogni concerto prevede una prima parte in cui Conte si esibisce con il suo gruppo storico e una seconda parte in cui si aggiunge la grande orchestra sinfonica. Il 5 settembre 2008 viene presentato alla stampa il nuovo album Psiche prodotto da Renzo Fantini per Platinum e per la prima volta distribuito in tutto il mondo da Universal. L’album contiene 15 canzoni inedite: si tratta di un disco fuori ordinanza, uno dei più importanti in assoluto della storia di Paolo Conte. A soli due anni di distanza dall’ultima fatica, il 12 ottobre 2010 esce per l’etichetta discografica Platinum (gruppo Universal) il quattordicesimo album in studio del cantautore, intitolato Nelson. Il titolo deriva dalla caratteristica copertina dove è presente un ritratto del cane di famiglia, deceduto nel 2008 e dipinto, dallo stesso musicista. Nel 2011, pubblica una nuova raccolta dal titolo Gong-oh (contenente il brano inedito “La musica è pagana”). Nello stesso anno, la città di Parigi conferisce al musicista, la Grande medaille de Vermeil, massima onorificenza della capitale francese, confermando ancora una volta, nei confronti dell’artista piemontese, una stima e un affetto oramai trentennali.