MELANIA MAZZUCCO, L’ARCHITETTRICE (Einaudi)

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IL LIBRO

Nel maggio del 1624 un uomo accompagna la figlia sulla spiaggia di Santa Severa, dove si è arenata una creatura chimerica. Una balena. Esiste anche ciò che è al di là del nostro orizzonte: è questo che il padre Giovanni Briccio (genio plebeo, osteggiato dai letterati e ignorato dalla corte) insegna alla figlia Plautilla. Una visione che contribuirà a fare di quella bambina un’artista, misteriosa pittrice e architettrice che riuscirà a emergere nel torbido splendore della Roma barocca dominata da Bernini e Pietro da Cortona. Melania Mazzucco torna al romanzo storico, alla passione per l’arte e per i suoi interpreti. Mentre racconta fasti, intrighi, violenze e miserie della Roma dei papi, e il fervore di un secolo insieme bigotto e libertino, ci regala il ritratto di una straordinaria donna del Seicento, abilissima a non far parlare di sé e a celare audacia e sogni per poter realizzare l’impresa in grado di riscattare una vita intera.

LA CERIMONIA

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E’ arrivato al fotofinish il successo per “L’architettrice” (Einaudi): il romanzo scritto da Melania Mazzucco ha conquistato 35 voti, contro i 34 ottenuti dall’esordiente Marcello Dòmini con “Di guerra e di noi” (Marsilio) e i 30 di Giorgio Fontana (Sellerio), autore di “Prima di noi” (1 scheda nulla, ndr). Una lotta serrata che tra l’altro ha visto Dòmini davanti al primo giro di boa delle 30 schede (con 11 voti) e Fontana davanti allo spoglio delle 70 schede (con 25 voti). Melania G. Mazzucco raccoglie quindi il testimone da Francesca Diotallevi che aveva vinto l’edizione 2019 con l’opera “Dai tuoi occhi solamente” (Neri Pozza).
L’atto conclusivo si è svolto sabato 17 aprile 2021 per la prima volta in versione digital e, sempre per la prima volta, all’interno della rassegna di Leggermente, la manifestazione di promozione della lettura organizzata da Assocultura Confcommercio Lecco