FRANCESCA DIOTALLEVI,  DAI TUOI OCCHI SOLAMENTE (Neri Pozza)

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IL LIBRO

New York, 1954. Capelli corti, abito dal colletto tondo, prime rughe attorno agli occhi, ventotto anni, Vivian ha risposto a un’inserzione sul New York Herald Tribune. Sola nella camera che le è stata assegnata, Vivian scosta le tende dalla finestra, lancia un’occhiata al cortiletto ombroso e spoglio nel sole morente di fine giornata, estrae dalla borsa la Veronasua Rolleiflex e cerca la giusta inquadratura per catturare il proprio riflesso che appare contro l’oscurità del vetro. È il solo gesto con cui trova il suo vero posto nel mondo: stringere al ventre la sua macchina fotografica e rubare gli istanti, i luoghi e le storie che le persone non sanno di vivere. Uno struggente, autentico romanzo sulla vita di una delle grandi artiste «invisibili» del xx secolo: Vivian Maier.

GLI ALTRI FINALISTI

Francesca Diotallevi ha trionfato nella finale svoltasi il 12 ottobre presso la Casa dell’Economia di Lecco ottenendo 61 voti e prevalendo su Laura Pariani, autrice di “Il gioco di Santa Oca” (La Nave di Teseo) e su Marco Lupo, in finale con il romanzo “Hamburg: la sabbia del tempo scomparso” (Il Saggiatore).

PREMI SPECIALI

La serata in Camera di Commercio si era aperta con la consegna del premio “Storie di Lago” voluto da 50& Più e assegnato al giornalista e scrittore lecchese, Giorgio Spreafico autore del libro “L’uomo delle Parole Incrociate” (Teka Edizioni), “per avere riportato alla luce la figura di Giuseppe Airoldi, raccontando l’atmosfera e le personalità lecchesi di fine Ottocento”. A premiarlo il presidente di 50&Più Lecco, Eugenio Milani, e Peppino Ciresa (Assocultura Confcommercio Lecco).

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Prima dell’annuncio del vincitore del Premio Manzoni 2019, c’è stato spazio anche  per il Premio Speciale della Giuria Tecnica assegnato a Francesco Memo e Barbara Borlini per la graphic novel “La vita che desideri”, (Tunuè Editore). Questa la motivazione: “una narrazione verbo-visiva potente, a servizio di una storia di libertà”. A consegnare loro la targa il presidente Paccagnini e Motta.

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